Quando molti ritornano a considerare il cibo come strumento di salute, è ancora raro che ciò avvenga anche per l’alimentazione dei nostri animali. La Dott.ssa Barbara Tonini—medico veterinario con PhD in nutrizione clinica del cane e del gatto, Presidente della Società Italiana di Alimentazione e Nutrizione Animale (SIANA) e docente in master universitari—sta portando avanti questa visione in Italia da sempre. Il suo approccio fonde rigore scientifico, prevenzione e la consapevolezza nella preparazione delle diete—sia casalinghe, sia online.
L’abbiamo invitata a riflettere insieme su quanto la consapevolezza alimentare sia davvero penetrata nel pet care, sull’importanza di cibo fresco e su come promuovere la longevità con una ciotola preparata con cura.
Negli ultimi anni come standard umano, il cibo fresco, pulito e poco processato ha conquistato molta attenzione. Ti sembra che questa svolta abbia raggiunto anche le ciotole dei nostri animali? Oppure tanti consumatori restano ancora influenzati dalla praticità e dal marketing dell’industria?
Negli ultimi anni è cresciuto molto l’interesse per un’alimentazione più naturale anche per i nostri animali: sempre più proprietari desiderano un coinvolgimento diretto nella preparazione del pasto e collegano questo gesto alla salute del pet. Detto questo, è innegabile che la praticità del cibo commerciale resti un fattore determinante: oggi la vita frenetica non consente sempre di cucinare. Per questo un approccio misto, che combina alimenti freschi e razioni commerciali di qualità, rappresenta una possibilità assolutamente consigliabile.
Hai spesso sottolineato come la prevenzione sia il pilastro del benessere. Perché le diete casalinghe sono così centrali in questa filosofia—cosa offrono che anche i prodotti commerciali di alta gamma non restituiscono?
Un’alimentazione casalinga ben formulata ha il vantaggio di essere meno processata e più vicina alla materia prima di partenza. Questo consente non solo di preservare meglio alcuni nutrienti, ma anche di influenzare positivamente il microbiota intestinale, che oggi sappiamo avere un ruolo chiave nella salute generale. Un microbiota in equilibrio contribuisce a un sistema immunitario più efficiente, a una minore infiammazione e a una migliore capacità di prevenire patologie croniche. È in questo senso che la dieta casalinga diventa centrale in una filosofia di prevenzione, offrendo benefici che anche i prodotti commerciali di altissima gamma non possono garantire allo stesso livello.
Sta nascendo un forte interesse verso le diete vegani o a base vegetale per animali da compagnia. Tu ricordi con chiarezza che i cani possono essere semi‑onnivori, ma i gatti sono carnivori obbligati. Perché è cruciale—da un punto di vista etico e fisiologico—rispettare queste classificazioni nel formulare la loro alimentazione?
È un tema molto sentito, che unisce aspetti etici e ambientali. Nei cani, che sono semi-onnivori, è possibile ridurre la quota proteica animale e integrare proteine vegetali senza compromettere la salute, se la dieta è ben bilanciata. Diverso è per i gatti, che sono carnivori obbligati: il loro metabolismo dipende da nutrienti essenziali come la taurina o l’acido arachidonico, che si trovano quasi esclusivamente in fonti animali. Una dieta esclusivamente vegetale porta rapidamente a carenze gravi. Questo non significa rinunciare a ogni sensibilità etica: possiamo ridurre l’impatto ambientale e integrare componenti vegetali, ma sempre nel rispetto delle esigenze fisiologiche della specie.
In ambito più personale—come nutri i tuoi animali? Qual è la tua routine quotidiana e qual è il consiglio fondamentale che daresti a chi vuole fare davvero la differenza nella salute del proprio pet attraverso l’alimentazione?
Lucio, il mio gatto, segue una dieta mista: preparo una parte di cibo fresco specifico per la sua patologia renale, e integro con un alimento commerciale altrettanto mirato alla sua condizione. In questo modo riesco a bilanciare più aspetti: riduco l’impatto ambientale, contengo i tempi di preparazione, ma allo stesso tempo gli garantisco una quota di alimento fresco e naturale che fa la differenza sulla sua salute. Se dovessi dare un consiglio fondamentale direi questo: non inseguire mode o soluzioni facili, ma scegli un’alimentazione che sia davvero su misura per il tuo animale, valutando la sua specie, la sua età, la sua salute. È qui che si gioca la vera differenza sul benessere a lungo termine.
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